01:35
Per l'onore della famiglia si ammazza anche la famiglia
  • St 2
  • Puntata 5

Lei fu uccisa perché aveva disonorato la famiglia, lui perché non aveva lavato l'onore: il bambino, invece, perché un giorno da grande si sarebbe fatto giustizia da solo. È la storia di una strage terrificante, nata per lavare l'onta di un tradimento.

01:16
La faida sventata grazie ad un matrimonio
  • St 2
  • Puntata 5

Due famiglie che decidono le sorte di un intero territorio: il rischio di una faida, però, è stato smontato grazie ad un matrimonio tra i figli dei due capoclan.

02:32
Donne contro
  • St 2
  • Puntata 5

"Noi la proteggeremo": eppure, in tantissimi casi, lo stato non è riuscito a proteggere le donne che hanno collaborato o che sono andate contro la loro famiglia.

00:51
"Io disonoro il nome di mio padre e della mia famiglia"
  • St 2
  • Puntata 5

Non voglio che mio figlio cresca in questa mentalità, non voglio che le mie figlie debbano sposarsi uomini come loro: collaborando, Giuseppina Pesce prova a dare ai figli un futuro diverso.

02:02
La collaborazione di Giuseppina Pesce
  • St 2
  • Puntata 5

Quello di Giuseppina Pesce non è un nome qualunque: è il nome della figlia di potentissimo capoclan, che però sceglie di affrancarsi dalla famiglia e di avviare un'importante collaborazione con la giustizia.

01:24
La pm che sfidò le cosche
  • St 2
  • Puntata 5

Alessandra Cerreti fu il pm che incarcerò numerosissimi elementi delle cosche Pesce e Bellocco: fu però proprio lei a fare collaborare alcuni 'ndranghetisti.

03:09
Rocco Anello, il boss del confine
  • St 2
  • Puntata 5

Un fiume di sangue che scorre tra Lamezia e Vibo, un boss potente e senza scrupoli che secondo i racconti dei collaboratori di giustizia faceva il bello ed il cattivo tempo sull'Angitolano.

03:18
"Ha cacciato lui la macchia al fratello"
  • St 2
  • Puntata 5

Uno scandalo, per un boss come lui: secondo i collaboratori di giustizia fu proprio Tommaso Anello a far sparire Santino Panzarella, reo di aver amato Angela Bartucca, la moglie del boss e suo fratello Rocco Anello.

02:00
La tragedia di Maria Rosa Bellocco
  • St 2
  • Puntata 5

Uccisa insieme al marito ed al piccolo figlio perché aveva deciso di tradire il marito e così disonorare la famiglia: era un tale pericolo per l'integrità della famiglia che furono i suoi stessi familiari ad ucciderla.

03:52
Tre morti e un neonato
  • St 2
  • Puntata 5

Una tragedia enorme per il solo fatto di aver avuto un amore extramatrimoniale: ammazzata dalla sua stessa famiglia perché amava un uomo diverso da quello che aveva scelto e sposato.

02:21
L'amore fatale
  • St 2
  • Puntata 5

Due giovani legati da un destino comune: aver amato la donna del boss. Santo Panzarella e Valentino Galati pagarono con la loro vita la liaison con Angela Bartucca, moglie del potentissimo boss Rocco Anello.

03:40
Santo e Angela, un amore impossibile
  • St 2
  • Puntata 5

Lui l'autista del boss, lei la moglie: la tragica testimonianza della mamma di Santo Panzarella, che comprese come l'amore per la donna sbagliata avrebbe portato il figlio alla morte.

03:50
L'ultimo messaggio di Valentino Galati
  • St 2
  • Puntata 5

"So che questi errori si pagano con la morte: venga ad uccidermi, perché so che sarà questa la vostra decisione". Quella di Valentino Galati è una storia tragica, frutto di un amore proibito terminato con il sangue: il messaggio che inviò al suo capo clan è tragico e struggente.

03:21
I fantasmi dell'angitolano
  • St 2
  • Puntata 5

Non solo Santo e Valentino: sono tra 40 e 50 le persone scomparse nel buco nero della morte dell'Angitolano, di cui non si sa più nulla.

02:18
La 'ndrangheta dietro il rapimento Moro?
  • St 2
  • Puntata 4

Ci fu la 'ndrangheta dietro il rapimento di Aldo Moro? Le foto mostrano la presenza di uno dei più importanti boss calabresi, Antonio Nirta detto "'ddu nasi", così come confermato anche da importanti pentiti.

05:00
L'appoggio logistico della 'ndrangheta per il rapimento Moro
  • St 2
  • Puntata 4

Le rivelazioni di Giacomo Lauro sulla presenza della famiglia Nirta e sulla collaborazione della 'ndrangheta nel rapimento Moro sono devastanti: furono coinvolti direttamente, come spiegò Paolo De Stefano al pentito Lauro e come racconta anche Saverio Morabito? La conferma arriva anche dalla Commissione Parlamentare sul caso.

01:19
Le armi della ndrangheta per il sequestro
  • St 2
  • Puntata 4

Ci furono ripetuti contatti tra le BR e la criminalità calabrese: erano proprio gli 'ndranghetisti a fornire le armi utilizzate dalle Brigate Rosse, come quelle utilizzate per uccidere il giudice Occorsio.

00:48
Il ruolo del Bar Olivetti
  • St 2
  • Puntata 4

Traffico internazionale di armi, i rapporti con la 'ndrangheta e la Banda della Magliana: il Bar Olivetti era un vero e proprio snodo criminale.

00:55
"Oggi non venire a lavorare"
  • St 2
  • Puntata 4

Un inquietante retroscena riguarda uno degli uomini della scorta: si racconta che fu proprio un boss mafioso di primo piano a dire all'addetto alla sicurezza di Moro di non andare a lavorare nel giorno del sequestro.

02:52
Dalla Legione Straniera al sequestro Moro
  • St 2
  • Puntata 4

Una segnalazione arrivata sin dalle prime ore ma mai approfondita fino in fondo: un killer calabrese, De Vuono, era presente in Via Fani e avrebbe collaborato con le BR. C'era un collante tra la criminalità organizata e quella calabrese?

01:04
La morte di Aldo Moro
  • St 2
  • Puntata 4

Una telefonata straziante: la voce delle Brigate Rosse, l'indicazione della famosa Renault rossa e il corpo senza vita dell'onorevole Aldo Moro.

02:53
La 'ndrangheta e l'omicidio Pecorelli
  • St 2
  • Puntata 4

Le armi della 'ndrangheta per uccidere Mino Pecorelli? È una delle risultanze investigative che emerge dai racconti di personaggi influenti, uno su tutti Raffaele Cutolo.

03:47
Pecorelli, quando la 'ndrangheta disse no
  • St 2
  • Puntata 4

L'omicidio Pecorelli è una delle pagine più cupe della storia italiana. Un racconto di favori incrociati tra la Banda della Magliana e ambienti inconfessabili della criminalità organizzata: la 'ndrangheta però si defilò.

07:09
L'omicidio Pecorelli tra depistaggi e inchieste
  • St 2
  • Puntata 4

La morte di Pecorelli fa parte dei misteri eccellenti dello stato: le inchieste del giornalista incrociano il lavoro dei servizi segreti e della politica. Fu però lo stesso Lauro a spiegare in che modo la 'ndrangheta disse no: fu il boss "Tiradiritto" che fermò l'omicidio, spiegando che "questa cosa è più grande di me e di voi".

02:25
La stagione dei sequestri
  • St 2
  • Puntata 4

La stagione dei sequestri fu una macchia terrificante della storia italiana: in questa clip ascoltiamo la voce di un giovanissimo sequestrato, Carlo Celadon, che chiede a suo padre di pagare per essere liberato.

02:53
Gli 831 giorni di Carlo Celadon
  • St 2
  • Puntata 4

Quello del giovane Celadon è il più lungo sequestro di persona mai avvenuto. Sette covi diversi per un giovane di 17 anni che divenne uomo nel terrore degli 'ndranghetisti: fu trovato in condizioni disumane, con gli arti atrofizzati e totalmente distaccato dalla realtà.

01:38
I miliardi del sequestro Celadon
  • St 2
  • Puntata 4

Tenuto in una grotta con topi e serpenti, picchiato e vessato, psicologicamente distrutto. L'anonima sequestri ottenne una cifra vicina ai 5 miliardi per liberare il giovane Carlo, al quale invece veniva detto che il padre non voleva pagare.

06:20
Il coraggio di Angela Casella
  • St 2
  • Puntata 4

"Non me ne andrò dalla Calabria senza mio figlio": durante il sequestro Casella successe qualcosa di inaspettato. Il coraggio di sua mamma, Angela, che pattugliò tutto l'Aspromonte e non abbandonò la Calabria fino alla liberazione di suo figlio. Il suo però fu un sequestro assolutamente anomalo.

02:02
Sequestrati di Serie A e di Serie B
  • St 2
  • Puntata 4

Furono centinaia i sequestri dell'Anonima: eppure non tutti vennero trattati allo stesso modo. Bovalino fu la capitale dei sequestri: eppure tanti, tantissimi, non tornarono mai più a casa e sparirono nel nulla.

03:40
Il sequestro Cartisano
  • St 2
  • Puntata 4

Il 22 luglio del 1993 venne sequestrato Lollò Cartisano, ex calciatore e fotografo. Il riscatto fu pagato ma lui non tornò mai a casa. Ad anni di distanza, il pentimento di uno dei rapitori indicò il luogo in cui venne sepolto Cartisano.

00:48
La vergogna dei bambini sequestrati
  • St 2
  • Puntata 4

Nemmeno i bambini vennero risparmiati: piccoli di pochissimi anni, strappati alle loro famiglie per periodi lunghissimi solo per poter ottenere del denaro da reinvestire.

02:08
La droga al posto dei sequestri
  • St 2
  • Puntata 4

Dall'inizio degli anni '90 la strategia cambiò: mentre una volta era il modo migliore per fare cassa, le cosche capirono come il traffico di droga fosse un affare decisamente più redditizio. Così i sequestri divennero non più un affare, ma solo un elemento per distrarre l'opinione pubblica.

02:19
In memoria di tutte le vittime dei sequestri
  • St 2
  • Puntata 4

Mammasantissima vuole rendere omaggio a tutte le vittime dei sequestri, una stagione durata 30 anni nei quali lo Stato parve girarsi dall'altro lato.

02:52
Che fine ha fatto Maria?
  • St 2
  • Puntata 3

«Ho chiesto a zio Vincenzo se c'entrasse il nonno». L'omicidio di Maria Chindamo è legato alla separazione del marito o a questioni legate ai suoi terreni? Quello di Maria Chindamo è un omicidio simbolico, di una donna che non voleva fare un passo indietro e che poteva rappresentare un pericoloso precedente per i clan.

04:07
«È stata data in pasto ai maiali»
  • St 2
  • Puntata 3

Una fine agghiacciante, in modo che non potesse restare nulla di lei: ecco come gli inquirenti raccontano, dalle risultanze di alcuni pentiti, quale potrebbe essere stata la fine di Maria Chindamo: il suo corpo potrebbe essere stato dato in pasto ai maiali dopo il suo omicidio.

01:10
"I miei incubi pensando a mamma"
  • St 2
  • Puntata 3

La reazione dei familiari di Maria Chindamo è terrificante: le notti insonni e gli incubi nei racconti del fratello e della figlia di Maria rivivono nelle loro parole. «Ascoltando le dichiarazioni, ogni volta che ci penso, vedo la scena nella mia mente ed è terribile».

01:56
«Fatta sparire in modo inumano»
  • St 2
  • Puntata 3

«Inumano». Il procuratore Gratteri ripete più volte queste parole descrivendo l'agghiacciante fine che ha fatto Maria Chindamo secondo le risultanze dell'indagine. Ma chi può aver fatto e pensato tutto questo?

03:58
Verità e memoria per Maria
  • St 2
  • Puntata 3

Una battaglia per la memoria di Maria, per la ricerca della verità: la lotta processuale non si ferma e grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia si potrà ricostruire cosa è successo, chi ha ordinato, chi ha collaborato l'assurdo omicidio di Maria Chindamo.

04:13
Maria e Nando, amore e tormenti
  • St 2
  • Puntata 3

Un innamoramento da adolescenti che divenne un progetto di vita: la storia d'amore tra Maria Chindamo e suo marito Nando purtroppo finì e lei decise di porre fine al suo matrimonio. Quella scelta purtroppo verrà pagata carissima.

02:16
Tita Buccafusca è morta
  • St 2
  • Puntata 3

Dal rientro nella sua abitazione Tita Buccafusca è sparita: qualche giorno dopo, il marito Pantaleone Mancuso si rivolse ai Carabinieri di Nicotera per denunciare il suicidio di sua moglie con l'acido muriatico. Ma su questa morte i dubbi sono moltissimi.

00:33
"Ho deciso di uscire dalla famiglia per sempre"
  • St 2
  • Puntata 3

«Da quando sono entrato nella famiglia Mancuso ho iniziato a condurre una vita che non mi appartiene». Quella di Tita Buccafusca è una deposizione fiume, che può mettere a repentaglio la sopravvivenza del clan.

01:00
L'agguato e le complicità
  • St 2
  • Puntata 3

Un agguato studiato nei minimi termini: ne è convinto la criminologa Roberta Bruzzone, che sottolinea come tutto fosse previsto, sia il giorno del rapimento che rappresenta una vera e propria firma sull'azione sia le complicità.

01:47
La confessione e il pentimento
  • St 2
  • Puntata 3

È una confessione fiume, quella di Tita Buccafusca: tantissime pagine, poi al momento di firmarle arrivano i dubbi. Lascia la firma a metà, subentra la paura, passa la notte in caserma tra mille tormenti e si blocca. Quello che succederà dopo è da brividi.

04:01
C'è l'auto, ma dov'è mamma?
  • St 2
  • Puntata 3

Una scoperta agghiacciante, l'auto di Maria Chindamo ricoperta di sangue ma nessuna traccia della donna. Il suo operaio fa scattare l'allarme e la famiglia inizia da subito a pensare a quello che potrebbe essere successo.

02:10
La scelta di Tita
  • St 2
  • Puntata 3

La scelta di Tita Buccafusca è netta: non vuole più stare in una famiglia di 'ndrangheta, vuole dare un futuro diverso al suo bambino. Così, l'orgogliosa moglie di Luni Mancuso diventa una donna che va contro il clan per difendere suo figlio dalla scia di sangue che attraversa quei giorni.

01:03
I dubbi sul suicidio
  • St 2
  • Puntata 3

I dubbi sulla fine di Tita Buccafusca sono moltissimi. L'indicazione ufficiale del suicidio non ha mai convinto tutti, nemmeno l'allora PM Marisa Manzini: «Quella donna non avrebbe mai scelto di lasciare solo suo figlio»

02:05
Tita, la paura e il coraggio
  • St 2
  • Puntata 3

La violenza mafiosa nel 2011 esplode nel vibonese: Tita Buccafusca, dopo l'ennesimo omicidio che colpisce la famiglia di suo marito, si rivolge agli inquirenti e decide di collaborare per difendere il suo bambino. Ha inizio così una storia che si chiuderà, purtroppo, con un tragico epilogo.

03:05
Come cambiano le donne di 'ndrangheta
  • St 2
  • Puntata 3

Ci sono donne che stanno cambiando il modo di vivere i clan: c'è chi diventa parte integrante e c'è chi, invece, prova a rifiutare le dinamiche criminali. Chi si allontana, però, diventa un pericolo e viene abbattuto.

01:44
«Meglio il gasolio della droga»
  • St 2
  • Puntata 2

Meno pericoli, un guadagno maggiore e sanzioni ridicole: ecco perché il clan Mancuso preferiva investire nei carburanti piuttosto che sugli stupefacenti: «Se ti beccano non ti fanno niente, lì fai decine di anni in carcere»

04:10
L'ultima telefonata
  • St 2
  • Puntata 3

Prima di firmare i verbali, Tita Buccafusca chiede di fare un'ultima telefonata. Lì cambia tutto: si ferma, non firma i verbali, chiede di chiamare a casa. Marisa Manzini, pm dell'epoca, ricorda con le lacrime agli occhi quegli istanti che portarono al ritorno a casa di Tita Buccafusca ed alla sua morte. Come tutte le donne che non credono che l'amore possa fare del male, torna a casa dalla sua famiglia e non uscirà mai più da lì.

02:02
Antonio Prenestì, la cerniera
  • St 2
  • Puntata 2

Per un progetto così importante, serve qualcuno che faccia da ponte tra i diversi mondi coinvolti: Antonio Prenestì è ritenuto dagli inquirenti la cerniera tra la politica, gli imprenditori dell'est Europa e i clan.

01:52
Lo spaccio tra Cosenza e Reggio
  • St 2
  • Puntata 2

L'asse criminale tra Cosenza e Reggio è sempre più saldo: ecco come i clan cosentini si rifornivano dalla provincia reggina, offrendo in cambio protezione in caso di latitanza.

01:39
Le mani su Rende
  • St 2
  • Puntata 2

I clan sono arrivati fin dentro le stanze del Comune di Rende? È questo il parere degli inquirenti, che hanno sciolto il consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e che hanno raccolto pesanti testimonianze e intercettazioni sulla presenza di elementi dei clan nella macchina pubblica.

02:37
La grande discarica
  • St 2
  • Puntata 2

Un progetto abbandonato, uno stabile vuoto sin dalla fine degli anni '70 che è diventato una discarica abbandonata con rifiuti di ogni tipo stoccati di nascosto. La riuscite ad immaginare?

03:58
Il grande affare del petrolio
  • St 2
  • Puntata 2

Un'enorme operazione commerciale, con fondi della 'ndrangheta che sarebbero serviti per creare un oleodotto in mezzo al mare per far arrivare nel cuore della Calabria il petrolio direttamente dal Kazakistan.

06:29
Il sistema
  • St 2
  • Puntata 2

C'è un sistema che mette insieme politica e criminalità, fa fare la pace ai clan e li porta a lavorare insieme, zingari e cosentini, nel nome della droga e delle estorsioni nelle appalti. È svelata dall'operazione Sistema, che porta in carcere centinaia di persone e decapita le maggiori associazioni criminali dell'area urbana.

06:31
Il processo a Mancini
  • St 2
  • Puntata 2

È considerato una delle più importanti figure della storia politica calabrese e italiana, ma Giacomo Mancini è stato anche oggetto di diversi processi per rapporti con la criminalità organizzata. Ripercorriamo quello che è successo.

04:42
I broker contro Gratteri
  • St 2
  • Puntata 2

"Ma che calabrese sei?". Sono scioccanti le parole di due broker settentrionali mentre parlano del procuratore Gratteri augurandogli la morte: "Avessi la possibilità assolderei qualcuno io per farlo fuori!".

02:04
I Mancuso e i grandi affari
  • St 2
  • Puntata 2

Rapporti con le famiglie siciliane, con i clan camorristici e con le ramificazioni in Lazio e Toscana. Ecco come i Mancuso avevano invaso tutta Italia con le loro ramificazioni per mettere in piedi questo importante progetto criminale.  

:01:06
"Gratteri è un pezzo di merda"
  • St 2
  • Puntata 2

I suoi blitz hanno permesso di sradicare le operazioni in corso dei clan: ai broker coinvolti nell'affare, però, questo non andava bene e puntano il dito contro il procuratore Gratteri: «È un pezzo di merda!»

02:08
"A Cosenza discorsi a metà non se ne lasciano"
  • St 2
  • Puntata 2

Le minacce e le vessazioni sul territorio dell'area urbana sono asfissianti: ecco come per le estorsioni sui cantieri e sulle opere pubbliche scendevano in campo direttamente i big, facendo capire che è meglio pagare per evitare guai più gravi.

02:30
Dentro il covo del latitante
  • St 2
  • Puntata 2

Francesco Strangio, uno dei più importanti latitanti catturati negli ultimi anni, si nascondeva nell'hinterland cosentino: ecco cosa è stato trovato nel covo del narcotrafficante.

01:42
Matteo Messina Denaro, fine corsa
  • St 2
  • Puntata 1

Una corsa lunghissima, una latitanza durata decenni e terminata tra mille dubbi. Ma come è stato catturato Matteo Messina Denaro?

03:15
Le stragi dei bambini
  • St 2
  • Puntata 1

Durante alcuni dei dibattimenti Messina Denaro ha provato a difendersi dalle accuse sull'omicidio del piccolo Di Matteo: ma sono stati tanti i bimbi e gli innocenti morti nelle stragi da lui ordinate. Ecco un pesantissimo passaggio dalle udienze.

02:10
Il boss catturato sull'altare
  • St 2
  • Puntata 1

Un inseguimento silenzioso per le strade di Genova, il boss che si accorge di essere seguito e si rifugia a pregare in chiesa: ecco come è terminata la latitanza di Pasquale Bonavota.

02:43
Il padrino delle stragi
  • St 2
  • Puntata 1

Un boss sanguinario, conosciuto anche e soprattutto per aver lavorato in prima persona alla strategia stragista di Cosa Nostra. Ecco in che modo il padrino voleva condizionare le sorti del nostro paese.

02:40
Il sangue e il disonore
  • St 2
  • Puntata 1

Durante i dibattimenti, prima della sua morte, l'erede di Riina e Provenzano ha provato a difendersi dalle accuse di sangue e disonore. Ma sono state tante le morti avvenute su suoi ordini diretti.

04:41
Il re delle evasioni
  • St 2
  • Puntata 1

Un salto sul muro di cinta, l'appoggio sui palazzi vicini, il caffè con una signora terrorizzata e l'arrivo dei suoi uomini: il racconto dell'evasione di Rocco Morabito sembra un film.

01:00
Il broker nella trappola della DEA
  • St 2
  • Puntata 1

Pensava di utilizzare telefonini criptati, è invece caduto in una cybertrappola. Ecco come la collaborazione tra diverse forze dell'ordine ha portato alla cattura di Morabito, attraverso il "buco" di conversazioni criptate inimmaginabili.

01:30
"Non ero latitante, ero innocente"
  • St 2
  • Puntata 1

Le prime deposizioni agli atti del processo Rinascita Scott, dopo la cattura di Genova, nascondono inquietanti interrogativi.

01:40
Un clan presente in tutto il mondo
  • St 2
  • Puntata 1

Dalla provincia vibonese all'intera Europa, un viaggio che parte da Sant'Onofrio e che arriva fino al Canada: ecco il peso criminale del Clan Bonavota, temuto da tutto il panorama ndranghetistico per la sua violenza.

03:26
U pacchiuni, l'ultimo latitante
  • St 2
  • Puntata 1

Giovanni Motisi è uno degli ultimi irreperibili: boss di primo peso, "u pacchiuni" ha commissionato omicidi pesantissimi e continua a sfuggire alla cattura, restando così l'ultimo padrino di Cosa Nostra ancora latitante.

01:22
Il boss che saltò il fosso
  • St 2
  • Puntata 1

Una cosca capace di tutto, soprattutto di fare affari: Onofrio Barbieri, nelle sue deposizioni, racconta gli interessi della cosca Bonavota e le sue mille ramificazioni.  

03:51
Tamunga, una cattura da film
  • St 2
  • Puntata 1

Un'operazione speciale durata mesi, una collaborazione tra diverse forze dell'ordine in quella definita "un'operazione da manuale". Ecco come è stato catturato il broker della 'ndrangheta Rocco Morabito, detto Tamunga.

01:33
Il broker imprendibile
  • St 2
  • Puntata 1

Quella di Rocco Morabito, detto Tamunga, è una storia che potrebbe tranquillamente ispirare una serie tv: sfuggito più volte alle forze dell'ordine, evaso in maniera rocambolesca, la sua cattura ha segnato un importante punto nella lotta al narcotraffico.

02:00
Bonavota, il latitante sempre assolto
  • St 2
  • Puntata 1

"Non ero latitante, ero innocente": se ci si pensa, una frase del genere fa rabbrividire. Eppure Pasquale Bonavota, fino alla sua cattura inserito nell'elenco dei latitanti più potenti d'Italia e del mondo, era stato assolto anche in diversi procedimenti.

02:34
Pasquale, la corona da rispettare
  • St 2
  • Puntata 1

"Io rispetto la Corona, io rispetto Pasquale Bonavota". Era uno dei boss più temuti, con una carriera iniziata da giovanissimo e un rispetto acquisito per strada a colpi di arma da fuoco.

01:46
Tita e Marisa
  • St 2
  • Puntata 3

Due donne diversissime tra loro e che però si trovano più vicine che mai. Tita Buccafusca, moglie di Pantaleone Mancuso, e Marisa Manzini, all'epoca pubblico ministero della DDA di Catanzaro.